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Everybody Knows This Is Nowhere è il secondo album di Neil Young, pubblicato nel 1969. Registrato nello stesso anno dell'album di esordio (Neil Young) se ne discosta nettamente dal punto di vista musicale. L'incontro con i Rockets, ribattezzati Crazy Horse, ispira un country-rock elettrico e tirato, dove spiccano le chitarre dello stesso Neil Young e Danny Whitten. Esempio ne è Cowgirl in the Sand, uno dei pezzi più conosciuti del cantautore canadese, con i suoi dieci minuti di chitarre lancinanti è l'archetipo di un genere di canzoni che verrà chiamato "cavalcata elettrica", uno degli stili distintivi di Young, che in seguito segnerà indelebilmente brani come "Cortez the Killer" (1975) e "Like a Hurricane"(1977) veri capolavori del genere. La voluta imperfezione è la caratteristica dell'album. Le lunghe Cowgirl in the Sand e Down by the River furono eseguite con un "tocco approssimativo" ma mai banale che tornerà spesso nei dischi successivi. Questi due, insieme con Cinnamon Girl, sono i pezzi più famosi dell'opera, amati anche dagli appassionati di chitarra per i loro notevoli assoli. Neil Young ha raccontato come abbia composto i tre pezzi sopra citati nello stesso giorno, quando era a letto per un attacco di febbre quasi a 40°. Running Dry (Requiem for the Rockets) è un brano particolare: non se ne trovano altri simili nella discografia younghiana; è molto elegiaco e con l'uso del violino straziante ricorda i Velvet Underground.
L'album darà inizio al dualismo di Neil Young, che nel futuro alternerà album elettrici con un gruppo spalla (principalmente i Crazy Horse) con altri in cui assumerà le vesti di un cantautore, coadiuvato da strumentisti da studio. Nel 2003 la rivista Rolling Stone l'ha inserito al 208º posto della sua lista dei 500 migliori album di sempre.
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